INFORMAZIONI DELLO SPECIALISTA UTILI AL PAZIENTE
Norme comportamentali per i pazienti affetti da
insufficienza venosa cronica (IVC) in generale e varici degli arti inferiori in particolare
.(a cura del Dr Andrea Badalassi 335-6317570)- Evitare la vita sedentaria, l'immobilità prolungata in stazione eretta o in posizione seduta. Giovano il sollevamento del tallone facendo leva sulla punta dei piedi o i movimenti di flesso-estensione del piede con l'arto orizzontale che favoriscono la spremitura delle vene bei muscoli del polpaccio e il ritorno venoso
- Se non vi sono controindicazioni dormire con gli arti in discarico ( caviglie più alte del cuore ) Quando è possibile è utile porre gli arti in discarico anche durante il giorno ( 15 minuti 2-3 volte al giorno ) e fare esercizi di flesso-estensione del piede. Risulta utile anche, in posizione supina, sollevare le gambe e pedalare nell'aria.
- Controllare l'eccesso di peso, evitare il fumo e il consumo di spezie. Moderare l'assunzione di caffè, pasta e dolci. Integrare la dieta con fibre grezze per evitare la stipsi ed assumere agrumi e mirtillo che contengono sostanze flebotoniche
- Evitare bagni troppo caldi ( preferibili vasche o docce tiepide ). Controindicata la sauna
- Utilissima una moderata attività fisica : molto utile passeggiare, nuotare, andare in bicicletta ( spingere con la punta del piede ). Controindicati pesistica, culturismo e salti in genere
- Evitare il clima umido, la prolungata esposizione delle gambe al sole e/o al calore in genere, le sabbiature e le depilazioni con cerette calde. Evitare la permanenza vicino a fonti di calore ( stufe, caminetti, borse di acqua calda ...)
- Evitare pantaloni e cinture troppo strette, giarrettiere, busti, guaine. Evitare scarpe con il tacco troppo alto o troppo basso ( ottimale 3-5 centimetri )
- In caso di piede piatto, piede cavo, alluce valgo o altra deformazione del piede è indispensabile la consulenza dello specialista ortopedico.
- In caso di lunghi viaggi in auto o in pulman, oltre all'indispensabile supporto elastocompressivo è utile fare delle soste e passeggiare.
- In caso di viaggi aerei superiori alle 3 ore, consultare lo specialista, poiché, oltre all'indispensabile supporto elastocompressivo potrebbe rendersi necessaria una profilassi farmacologica.
- In caso di gravidanza, che come l'estroprogestinico peggiora l'insufficienza venosa e soprattutto aumenta il rischio di eventi tromboembolici, è opportuno consultare immediatamente lo specialista perché potrebbe essere necessario variare l'elastocompressione e/o intraprendere una profilassi antitromboembolica e sottoporre la paziente a periodico monitoraggio emocoagulativo.
- Si ricorda inoltre che è necessario attenersi scrupolosamente all'elastocompressione e alla eventuale terapia prescritta dallo specialista
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Informazioni per i pazienti

La prevenzione è sempre più efficace della cura...
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