Laserterapia

LASER ENDOVASALE
Alla fine degli anni 80 iniziano le prime esperienze con il Laser Endovasale in campo arterioso.
Dai primi anni 90 iniziano i primi tentativi di impiego del Laser Endovasale in anbito venoso.
Nel 2001, dopo l'approvazione della FAD Statunitense, iniziano anche in Italia le prime procedure Laser Endovasale con metodica standardizzata per il trattamento della Vena Grande Safena.
Nel 2002 iniziano le procedure per il trattamento anche delle vene collaterali e delle vene reticolari.
Meccanismo Una fibra ottica, posizionata all'interno della vena sotto guida ecografica, trasmette la luce, generata dai diodi del Laser, ad una determinata lunghezza d'onda (800-1000 nm). Queste lunghezze d'onda hanno come bersaglio selettivo l'emoglobina e/o l'acqua e a queste componenti del sangue trasmettono selettivamente calore. Dall'emoglobina e dall'acqua il calore viene trasmesso alla parete venosa. Il calore trasmesso alla parete venosa, determina restringimento ed obliterazione della vena stessa ( fototermolisi).Procedura
Per il pieno successo dell'intervento e per minimizzare od annullare eventuali inconvenienti, è fondamentale attenersi scrupolosamente alla procedura standardizzata ELVeS, approvata dalla FAD.
ab-flebologia aderisce e partecipa ai lavori del IEWG ( International Endovenous Laser Working Group )
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Informazioni per i pazienti

La prevenzione è sempre più efficace della cura...
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